ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), per contrastare lo spreco di acqua e rendere più sostenibile la sua gestione, ha elaborato una guida in 20 punti con suggerimenti e buone pratiche, errori da evitare, ma anche soluzioni e tecnologie per il risparmio idrico (ed energetico), soprattutto in ambito residenziale.
Secondo stime ENEA, infatti, nelle abitazioni l’energia necessaria alla produzione di acqua calda rappresenta circa il 25% dell’energia totale utilizzata, mentre il consumo medio di acqua ad uso civile (residenziale e terziario) rappresenta circa il 20% dei consumi totali, con una dotazione idrica pro capite (al netto delle perdite) di circa 200 litri per abitante al giorno.
È poi cruciale risparmiare acqua nei settori produttivi: in particolare nel nostro Paese i prelievi di acqua dolce per gli usi agricoli rappresentano circa il 50% del fabbisogno idrico totale; questo significa che, per affrontare momenti di carenza idrica come quella attuale, con danni alla produzione agricola, è fondamentale efficientare le tecniche irrigue utilizzando quelle a maggiore efficienza (irrigazione subsuperficiale, irrigazione sottochioma, irrigazione a goccia) e puntare su ricerca e innovazione tecnologica per favorire il riuso delle acque reflue trattate.
IL RISPARMIO IDRICO IN 20 PUNTI
- Manutenzione dell’impianto idrico
- Evitare lo scorrimento inutile dell’acqua
- Raccogliere l’acqua fredda non utilizzata quando si attende di ricevere quella calda
- Per le operazioni di preparazione degli alimenti o il lavaggio della verdura usare le bacinelle
- Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta o del lavaggio delle verdure per sciacquare i piatti o innaffiare le piante
- Utilizzare lavastoviglie e lavatrici sempre a pieno carico
- Preferire, quando possibile, rubinetti con sensori o con rompigetto aerato
- Installare sciacquoni a doppio tasto per risparmiare anche 100 litri al giorno
- Scegliere la doccia invece che la vasca da bagno
- Chiudere l’impianto centrale in caso di periodi prolungati di mancato utilizzo
- Installare sistemi di raccolta per l’acqua piovana per usi non potabili
- Utilizzare sistemi di irrigazione efficienti
- Evitare di lavare la propria auto usando acqua potabile
- Coprire la superficie delle piscine con teli per evitare l’evaporazione.
- Recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o dell’asciugatrice, per usi domestici
- Diversificare l’uso dell’acqua a seconda della sua qualità
- In giardino, attorno alle piante, effettuare un’adeguata pacciamatura
- Utilizzare, ove possibile, tecnologie per il riutilizzo delle acque grigie
- Installare coperture vegetali sui tetti e giardini pensili
- Nelle superfici esterne agli edifici, utilizzare pavimentazioni drenanti